Maratona di Linz

Dopo neanche una settimana di pausa dalla maratona di Vienna decido di ripetere l'esperienza nella maratona di Linz. Il percorso lo conosco, sono due giri da 21 km che si snodano lungo la città dell' Alta Austria. Nell'allenamento infrasettimanale di giovedì mi sono subito accorto che dovrò ridimensionare i miei sogni di personal best. Di quanto sarà da vedere.
Alla partenza mi sistemo dietro al pacer delle 3h:45', una posizione che sottintende ambizione. Il meteo è fresco, nuvoloso e, al contrario di Vienna, senza vento. Condizioni ideali per correre al massimo. Se avessi le gambe per farlo. Dopo pochi chilometri mi rendo subito conto che il pacer delle 3h:45' è una chimera. Il passaggio alla mezza in 1h:54' mi dice che sono otto minuti più lento di Vienna, ma il peggio deve ancora venire. Dopo soli 21 chilometri non ne ho più nelle gambe.
Tengo botta fino al km 33 quando mi raggiunge e mi stacca il pacer delle quattro ore. Il morale è sotto i tacchi e la voglia di passare ad un ritmo Backyard fino al traguardo è tanta (7 min/km e qualche camminata). Ma in qualche modo rimango nella scia di quelli che sono al gancio del pacer, anche se è chiaro che si stanno per staccare e finire risucchiati magari dal pacer delle 4h:15'. Raggiunto da un pacer dopo l'altro, l'oblio del maratoneta. Un cartello di una simpatica spettatrice mostra che con la terapia psicologica farei senza correre la maratona.
Però, al chilometro 34 succede qualcosa al quale, nella maratona, non ero abituato. Vale a dire che riesco, in una fase decadente, a ritrovare vigore riuscendo a riagganciarmi al pacer che mi aveva staccato. L'euforia del riaggancio mi fa dimenticare tutti i dolori ai muscoli delle gambe, così da riuscire a tenere il ritmo del pacer fino alla fine. Termino la maratona in un ottimo 3h:59':01" e non riesco a nascondere la mia soddisfazione. La psicologa può aspettare. Un nota di merito va al pacer delle quattro ore che è stato veramente di grande aiuto.
Con Linz termina qui la mia stagione delle maratone, ora mi aspettano le ultra. Ma per questo ci sarà tempo.