Swiss Peaks terza volta finisher

Dopo tre anni, e due tentativi andati a vuoto, sono riuscito finalmente a terminare per la terza volta lo Swiss Peaks versione 380 (2021 e 2022 le altre due), vale a dire trecentottanta chilometri e ventisettemila metri di dislivello positivo lungo la regione Vallese in Svizzera.
Dopo due anni in cui, a causa infortuni, non sono riuscito a portare a termine l'impresa e con qualcuno che già mi consigliava di lasciare perdere la faccenda, ecco che questa volta sono riuscito a tagliare il traguardo di le Bouveret, sul lago di Ginevra, 146 ore dopo la mia partenza a Oberwald.
Sulla corsa c'è poco da dire, la gara è lunga una settimana, dormire più di due ore al giorno è quasi impossibile, salite e discese interminabili e il meteo è sempre pronto a mettere il bastone in mezzo alle ruote.
Quest'anno ho anche provato una novità: la sospensione per il maltempo. Infatti il giovedì sono stato bloccato per 11 ore a Prassurny per aspettare il passaggio di un violento temporale sul Col dell'Arpette, il passaggio più difficile di tutta la gara. La pausa è stata piacevole, ma alla ripresa sono andato in crisi di sonno e quasi sono uscito fuori tempo massimo, dove ho raggiunto la base vita di Salvan dieci minuti prima del cancello orario. Ma le gambe sono andate una meraviglia per tutta la settimana e, passato il momento di grande stanchezza, all'uscita di Salvan sono andato senza nessun problema verso il traguardo riguadagnando il tempo perduto.
La mia condizione fisica prima della partenza era ottima e, specialmente in discesa, quest'anno sono andato molto bene. Un po' meno quando lo stomaco e soprattutto la pancia hanno cominciato a fare le bizze. Non è il massimo dover cercare spesso un bagno, che in montagna è molto raro, ma un cambio di dieta mi ha rimesso in sesto anche se ho dovuto diminuire di molto le calorie ingerite.
Che dire alla fine? Che mi sono proprio divertito e per la prima volta sono anche riuscito ad interagire un po' in francese, dopo cinque anni meglio tardi che mai. L'antenna artistica sulla cima del Tour de Don mi mancherà.